Riposate in pace

Dopo un breve periodo di pausa causa malattia riprendo a scrivere nel blog e lo faccio purtroppo  con brutte notizie. Purtroppo queste vacanze estive ci hanno privato di due volti noti della televisione nota, due pilastri dello spettacolo e dell’ironia, due uomini che meritano di essere ricordati per la loro personalità e per la passione che mettevano nel loro lavoro:  il giornalista sportivo Maurizio Mosca ed il giudice Santi Licheri.

 Il primo, da tempo malato, è morto  all’ospedale di Pavia il 3 Aprile 2010 all’età di 69 anni.  Il giudice invece, diventato popolare con la trasmissione Forum, se n’è andato il 4 Aprile a Roma a 92 anni.
Entrambi lasciano un vuoto enorme nella televisione italiana. All’apparenza due personalità diverse: uno, Maurizio, sempre pronto a tuffarsi con animo e vigore nelle discussione, difendendo strenuamente le sue opinioni, l’altro molto riservato, calmo, pacato ma professionale e risoluto in ogni sua decisione, razionale nell’applicare la legge nel migliore dei modi. Una grande ironia e simpatia univa però il loro modo di essere. 
Maurizio Mosca è riuscito ad introdurre nel mondo del giornalismo sportivo una dose di vivacità e divertimento incredibile ed ha insegnato a tutti noi a ridere di sé stessi e ridere con gli altri. La passione, il gioco, la battuta sono una componente che avvicina le persone e questo anche nel rapporto tra giornalista e calciatore. Famosi i suoi motti, il suo “magico” pendolino, il suo continuo scherzare e battibeccare con giocatori e colleghi. Nello stesso tempo, il suo amore per lo sport ed in particolare per il calcio, riempiva la sua vita ed era contento di poter dedicare la sua vita al pallone.
Il giudice Santi Licheri è entrato prepotentemente nel cuore di molti spettatori. Nonostante fosse così pacato e calmo, quasi tentasse di passare inosservato, il suo spirito ironico, la sua pazienza, il suo modo di fare così pacato, hanno conquistato molti. Ha insegnato diritto a tutti noi, ma non come un diligente e pignolo professore, ma come un amabile “nonno” paziente, sereno, e con la capacità di criticarsi e ridere di sé.
Entrambi avete reso la televisione italiana più buffa e piacevole, entrambi avete insegnato molto a chi vi seguiva, entrambi meritate di non essere dimenticati. Riposate in pace.                                
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