Assignment 1 bis: riflessioni
Torno finalmente a battere le dita sulla tastiera pronto a portare nuove notizie e riflessioni all'attenzione di tutti!
Quest’oggi però direi piuttosto che voglio parlarvi di notizie vecchie ihihih. Proprio così è arrivato giustamente il momento di recuperare il tempo perso con gli assignment!

Ringrazio innanzitutto il professore che, tra impegni e pressioni di cui la vita di tutti i giorni ci carica, ci permette di seguire con calma tutti i suoi spunti di riflessione, alimentando (ahimè XD ) la mia pigrizia, ma nello stesso tempo consentendomi di leggere con attenzione tutto ciò che ci propone e non solamente scorrendo velocemente le pagine.
Come sempre il “voler fare” è molto più efficace del “dover fare”.


Ho deciso di ripartire dall’inizio non limitandomi ad eseguire l’aggiunta di un feed, ma soffermandomi sul pensiero di Paul Gillin citato dal professore:
“il 95% dei giornali americani convenzionali spariranno e sulle ceneri di questo disastro economico risorgerà un nuovo tipo di giornalismo nel quale l’aggregazione da fonti di notizie plurime e i contenuti generati dai lettori medesimi giocherannno un ruolo primario”


Devo ammettere che sono un po’ rabbrividito: premettendo che la libertà di parola ed espressione è uno dei tesori più grande e dei sogni più belli che il mondo intero ha il dovere di portare avanti, e che quindi coinvolgere nella creazione di contenuti giornalistici anche i lettori stessi sia una idea moderna ed importante, il solo pensare a far sparire i giornali convenzionali mi fa accapponare la pelle!
Eppure sono crescito nella generazione del PC, di Internet, dell’informazione facile e veloce, ma il piacere di sedersi, aprire un giornale cartaceo e sentire il fruscio della carta ad ogni cambio pagina è impagabile.
Okey, posso non sopportare il dover spendere quotidianamente, o l’annegare tra le enormi pagine dei quotidiani nel tentativo di svoltare pagina, ma la carta sembra sempre regalarmi un contatto più diretto con la notizia come se potessi dialogare con l’autore dell’articolo… al contrario di uno schermo illuminato capace solo di regalarmi frequenti emicranee!
Capisco che il mondo è sempre più frenetico e necessita di velocità e comunicazione globale per rispondere al meglio alle esigenze di tutti, ma non facciamo sparire le vecchie abitudini del passato: almeno loro ci ricordano, anche se per poco, che la vita può essere affrontata con calma e semplicità…
1 Response
  1. Anonimo Says:

    Mah in un certo senso è una cosa prevedibile che presto la tecnologia finirà per soppiantare la carta...Va bene che si risparmiano alberi nella produzione di carta, ma il ricliclaggio potrebbe essere una valida alternativa al giornale digitale. In effetti leggere il giornale la mattina magari attrverso una tavoletta digitale suona un pò triste e freddo: alla fine le notizie belle e quelle tragiche finiranno con l'avere lo stesso peso e la stessa reazione di menefreghismo, come spesso succede davanti ad un pc...


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